Brano: Peniakoff, Wladimir
Edmondo Peluso [al centro, in prima fila) con altri delegati al IV Congresso dell’I.C.
(Isidoro Azzario, Camilla fìavera, Edoardo D’Onofrio, Ortensia Bordiga, Angelo Tasca)
Nel dicembre 1922 fu delegato del P.C.d’I. al IV Congresso della Terza Internazionale. Rientrato in Italia, fu arrestato per espatrio clandestino. Liberato dopo un mese di carcere, tornò in U.R.S.S.
Nel 1925 fu inviato da Mosca in Italia come corrispondente della Pravda. A Milano divenne redattore de « l’Unità »f allora diretta da Alfonso Leonetti, ma nel settembre
1925 fu nuovamente arrestato. Riacquistata la libertà nel giugno 1926, per sfuggire alle persecuzioni fasciste e a ulteriori rigori della legge si trasferì definitivamente nell’Unione Sovietica.
Dopo il varo delle leggi eccezionali fasciste in Italia, fu processato in contumacia dal Tribunale speciale e condannato, il 7,5.1927,a 12 anni di reclusione.
In U.R.S.S.
A Mosca, dal 1928 fu impiegato presso la B[...]
[...]divenne redattore de « l’Unità »f allora diretta da Alfonso Leonetti, ma nel settembre
1925 fu nuovamente arrestato. Riacquistata la libertà nel giugno 1926, per sfuggire alle persecuzioni fasciste e a ulteriori rigori della legge si trasferì definitivamente nell’Unione Sovietica.
Dopo il varo delle leggi eccezionali fasciste in Italia, fu processato in contumacia dal Tribunale speciale e condannato, il 7,5.1927,a 12 anni di reclusione.
In U.R.S.S.
A Mosca, dal 1928 fu impiegato presso la Biblioteca nazionale sovietica e dal 1930 archivista all'istituto MarxEngels. In quegli anni comparvero nella stampa comunista tedesca suoi scritti, tra cui un testo autobiografico intitolato La mia fuga dalTinferno di Mussolini, pubblicato a puntate su! quotidiano « Berlin aus morgen ».
Data la sua conoscenza delle lingue e per la stima di cui godeva negli ambienti deirinternazionale Comunista, fu largamente utilizzato in missioni di fiducia in varie parti del mondo, dalla Francia alI’America Latina.
Nel 1936 venne arrestato a Mosca (s[...]
[...] negli ambienti deirinternazionale Comunista, fu largamente utilizzato in missioni di fiducia in varie parti del mondo, dalla Francia alI’America Latina.
Nel 1936 venne arrestato a Mosca (si suppone in seguito a false delazioni, sospettato di « trotzkismo »).
Da quel momento scomparve e di lui si persero le tracce, salvo qualche biglietto giunto alla famiglia dai campi di deportazione. Secondo le fonti più attendibili, sembra che sia morto in un lager sovietico nel
1942.
Perielio» Luciano
Oliva. N. nel 1899 a Cervarese Santa Croce (Padova).
Costretto a emigrare per sottrarsi alle persecuzioni del regime fascista, lavorò in Francia, Belgio, Svizzera, Olanda e altri paesi europei, mantenendosi sempre in contatto con le organizzazioni del movimento operaio.
All’inizio del 1937 lasciò in Svizzera la moglie e il figlioletto per accorrere in Spagna, dove combattè nelle Brigate Internazionali. Ferito gravemente alla testa e a una spalla, dopo tre mesi di ospedale tornò al fronte. Con il ritiro delle Brigate Internazionali do[...]
[...]gio, Svizzera, Olanda e altri paesi europei, mantenendosi sempre in contatto con le organizzazioni del movimento operaio.
All’inizio del 1937 lasciò in Svizzera la moglie e il figlioletto per accorrere in Spagna, dove combattè nelle Brigate Internazionali. Ferito gravemente alla testa e a una spalla, dopo tre mesi di ospedale tornò al fronte. Con il ritiro delle Brigate Internazionali dovette riparare in Francia, dove fu relegato per tre anni in un campo di internamento. Nel 1941 fu consegnato alla polizia italiana e inviato a! confino nell'isola d: Ventotene.
Liberato con la caduta del fascismo, dopo T8.9.1943 prese parte alla Resistenza, organizzatore di formazioni partigiane sulla Benedieta, poi a Genova, a Milano, a Novara e nell’Ossola.
Arrestato dai nazifascisti, fu rilasciato in seguito a uno scambio di prigionieri e riprese subito l'attività partigiana. Nei giorni della Liberazione, fu incluso in una squadra partigiana lanciata all'inseguimento di Mussolini.
G.Ga.
Peniakoff, Wladimir
Popski. N. in Belgio nel 1896[...]
[...]nto. Nel 1941 fu consegnato alla polizia italiana e inviato a! confino nell'isola d: Ventotene.
Liberato con la caduta del fascismo, dopo T8.9.1943 prese parte alla Resistenza, organizzatore di formazioni partigiane sulla Benedieta, poi a Genova, a Milano, a Novara e nell’Ossola.
Arrestato dai nazifascisti, fu rilasciato in seguito a uno scambio di prigionieri e riprese subito l'attività partigiana. Nei giorni della Liberazione, fu incluso in una squadra partigiana lanciata all'inseguimento di Mussolini.
G.Ga.
Peniakoff, Wladimir
Popski. N. in Belgio nel 1896, m. in Inghilterra nel 1951; colonnello dell'esercito britannico.
Proveniente da famiglia agiata di origine russa, fece i suoi studi con istitutori privati e nel 1914 fu inviato alTUniversità di Cambridge. Insofferente alle istituzioni e amante dell’avventura, nel 1915 lasciò l’università per arruolarsi volontario, come semplice artigliere, nell’esercito francese impegnato al fronte contro i tedeschi. Al termine della Prima guerra mondiale riprese gli studi e si lau[...]
[...]amiglia agiata di origine russa, fece i suoi studi con istitutori privati e nel 1914 fu inviato alTUniversità di Cambridge. Insofferente alle istituzioni e amante dell’avventura, nel 1915 lasciò l’università per arruolarsi volontario, come semplice artigliere, nell’esercito francese impegnato al fronte contro i tedeschi. Al termine della Prima guerra mondiale riprese gli studi e si laureò in ingegneria; quindi, trasferitosi in Egitto, si impiegò in uno zuccherificio.
La Popski’s Private Army La lunga residenza egiziana gli permise di conoscere il deserto quanto pochi altri europei, arricchendolo di un'esperienza che si sarebbe rivelata preziosa durante la Seconda guerra mondiale. Questa lo colse infatti in Egitto e, dato il teatro di operazioni a lui congeniale, ottenne di comandare un reparto speciale di volontari da lui stesso scelti e addestrati. Erano uomini di diverse nazionalità e religioni, che avevano in comune più che altro lo spirito d’avventura e, dal nome di battaglia del loro comandante, furono scherzosamente chiamati Pops[...]